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Ve la ricordate? La marmotta della pubblicità di un nota marchio di cioccolata? Ormai è diventata espressione gergale comune per indicare una situazione impossibile, ed è questa la storia che vi racconto in questo breve articolo: la storia dell’assicurazione che copre tutto.
Rischi assicurabili e non
Lo strumento assicurativo rappresenta uno strumento economico complesso, utile per trasferire i rischi che il potenziale assicurato subisce in proprio ad un soggetto terzo, l’assicuratore. Ma quali rischi? Come sappiamo esistono rischi con bassa probabilità di verificarsi ma alta potenzialità di danno – pensiamo ad un asteroide che colpisca la nostra casa – e viceversa rischi frequenti di scarsa magnitudo – come la classica scarica elettrica che brucia il cancello carraio di casa.
Da un punto di vista economico è conveniente trasferire i rischi a bassa frequenza ed alto impatto, ovvero quelli che potrebbero DAVVERO mettere l’assicurato in difficoltà. Un incendio, un uragano, un terremoto o altri rischi che impattano in modo serio, a seconda del tipo di interesse assicurato, sono assolutamente da trasferire al mercato assicurativo.
In modo speculare i rischi “minori” vanno gestiti con attenzione proprio perché in queste circostanze lo strumento assicurativo perde efficienza e possono intervenire franchigie e/o scoperti a limitare un eventuale indennizzo, senza considerare l’aspetto antieconomico di pagare un premio corrispondente o addirittura superiore rispetto al danno potenziale.
Ok, ma voglio assicurare tutto!
Perché la polizza assicurativa prevede molte esclusioni o limitazioni nel suo funzionamento? Non sarebbe più semplice includere TUTTO?
Sarebbe semplice, certo; sarebbe utopistico, però. Questo perché le Compagnie strutturano il costo delle polizze sulla base di dati statistici precisi che devono produrre 2 risultati: far “stare” sul mercato il prodotto e generare utile per l’impresa di assicurazione. Se fosse coperto tutto e senza limiti la cosa non starebbe in piedi economicamente, non avendo la Compagnia limiti di perdita né limitazioni qualitative sulla copertura.
Ecco che il perimetro delle garanzie diventa un terreno sdrucciolevole per l’assicurato poco avvezzo a testi scritti in “assicurese”, il quale firma sulla base di una fiducia giustamente concessa al proprio intermediario. L’Italia, inoltre, è un paese culturalmente arretrato dal punto di vista assicurativo principalmente per motivi storici (welfare di stampo socialista e cultura cattolica), poco incline ad argomenti di tale tenore.
Come scegliere una polizza?
Quanto detto rivela i limiti oggettivi dello strumento e la scarsa propensione culturale dell’italiano medio, è vero però che un intermediario esperto nell’ambito di competenza può modificare secondo le specifiche esigenze la polizza adattandola al cliente; cosi come si fa con un vestito, è possibile prendere le misure!
Nella tabella che segue vediamo, in termini pratici e non tecnici, come affrontare una trattativa ad esempio per la polizza della casa:
DOMANDA | ES. DI RISPOSTA | PERCHE’ E’ IMPORTANTE |
Quali sono le principali esclusioni della copertura? Me le può elencare? | Sono esclusi i terremoti, gli allagamenti, le alluvioni, gli atti dolosi dell’assicurato o contraente ecc… | Se memorizziamo le cose più importanti eviteremo di preoccuparci ed eventualmente troveremo altre soluzioni NON assicurative per gestire tali rischi. |
Qual è la franchigia o lo scoperto più alto e su quale garanzie? | Può subire una franchigia massima di 500 € sugli eventi atmosferici e uno scoperto 10% con il minimo di 5.000 € sull’alluvione. | Capire quanto rischio teniamo “in pancia” aiuta la comprensione dell’entità della copertura che stiamo acquistando. |
Ci sono, e in caso quali sono, i sotto limiti previsti per le garanzie principali? | Fenomeno elettrico: 10.000 €, acqua condotta: 4.000 €, scippo e rapina: 3.000 € | I numeri che vedete scritti sul davanti della polizza QUASI MAI rappresentano la copertura. I sotto limiti vanno verificati soprattutto per le garanzie principali. |
Una volta chiariti questi punti abbiamo un’idea più chiara sull’estensione delle garanzie e possiamo iniziare ad approcciare il premio (prezzo) della polizza. NON PRIMA. Farlo prima è come discutere il prezzo di un auto senza averla vista.
Naturalmente ancor prima di approfondire la tematica “polizza”, fate le 10 DOMANDE MAGICHE per capire con che tipo di intermediario avete a che fare!
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Articolo pubblicato su Non Solo Fisco al seguente link
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